Nel cuore della giungla e della notte si accendono dei riflettori: un gruppo di migranti traditi dalle loro guide è sequestrato dai trafficanti di esseri umani. Alcuni sono uccisi all’istante, altri vengono caricati su grossi camion e portati sulle montagne per essere venduti. Alla testa della banda ci sono Epitaffio e Stele, due amanti tormentati che si compiacciono delle sofferenze che infliggono. Ossessionati l’uno dall’altro, provano invano a parlarsi per confessarsi la loro speranza di una vita diversa. Tragedia moderna dalla prosa ipnotica, Terra bruciata trascina il lettore in un vortice sconvolgente e inquietante costituito dalle storie dei diversi protagonisti: Stele e il suo seguito da una parte, Epitaffio dall’altra, Funerale, il braccio destro di Epitaffio, occupato a pianificare la sua vendetta, i giovani passeur che ripetono continuamente il loro triste inganno mentre il coro dei migranti perde a poco a poco la voce, l’anima e la speranza. In un mondo in cui gli uomini e le donne sono diventati delle merci, Emiliano Monge mette a nudo l’orrore e la solitudine, ma anche l’amore, la lealtà e la speranza che animano gli esseri umani.