I viaggi transatlantici rappresentavano, nel secolo XVI, un’autentica avventura in cui i protagonisti sapevano di mettere in gioco, con la vita, tutti i propri averi, le proprie bramosìe e i propri sogni. Ormai celeberrime sono le imprese titaniche e tragiche dei primi capitani. Meno note, invece, le peripezie di quei passeggeri – frati e missionari, soldati o colonizzatori, funzionari dell’impero, ispettori e commercianti, uomini in cerca di fortuna o semplici avventurieri – che contribuirono alla prima organizzazione e al progressivo assestamento dei domini spagnoli. Basandosi su fonti originali, documenti legali, liste di approvvigionamento e di equipaggi, storie e cronache, cataloghi di strumenti di navigazione, studi sulle scoperte, sulle emigrazioni e sul commercio dell’epoca, José Luis Martínez ricostruisce il tessuto, a volte minimo e curioso, a volte tragico, di un itinerario da sempre troppo oscurato da ciò che baluginava al termine del viaggio: un altro mondo. La grande panoramica di Martínez, che si legge come una documentata narrazione, rievoca i percorsi dei viaggi via terra fino ai porti, l’organizzazione del traffico marittimo e le relative regolamentazioni, il bagaglio e gli approvvigionamenti a cui gli stessi passeggeri dovevano provvedere, i passatempi e l’alloggio sulle navi, storie curiose di viaggiatori stranieri, le norme, i compiti, il linguaggio e le usanze della gente di mare, le rotte, le atroci imprese dei pirati, il formarsi dei convogli, i naufragi celebri, gli invii dei tesori americani, le tappe del flusso commerciale, l’emigrazione europea nelle Indie, la tratta degli schiavi e le risultanti composizioni etniche d’America. Artista-bibliofilo che concepisce il libro come un’immensa biblioteca, Martínez offre al lettore un’ampia scelta di possibili percorsi di lettura da approfondire, toccando tutti gli aspetti, non sempre ugualmente da celebrare, di un evento – la scoperta dell’America – che ha trasformato l’uomo e il mondo. E in biblioteca il libro si trasforma veramente nelle Appendici, dove ospita tre importanti testi cinquecenteschi: L’arte del navigare di Antonio de Guevara, una lettera sul viaggio dei passeggeri di Eugenio de Salazar, e una scelta dal Diario di viaggio da Salamanca a Ciudad Realdi Tomas de la Torre che accompagnava, in quell’occasione, un personaggio centrale del primo periodo della storia d’America: fray Bartolomé de Las Casas.