"Le foglie morte, un eccellente esercizio narrativo. Si ha l'impressione, durante la lettura, di ascoltare una partitura corale magistralmente interpretata da voci da camera." Robert Saladrigas, La Vanguardia.
Un narratore collettivo che corrisponde alla voce dei figli ormai adulti evoca la figura del padre, un socialista americano che in gioventù lotta per le sue idee e partecipa come volontario alla guerra civile spagnola e che nell'età adulta vive nel ricordo delle battaglie perse, trasformandosi nel corso degli anni da giovane ciarliero e festaiolo in un uomo taciturno e solitario. L'unica costante della sua vita sarà la passione per la lettura che, se da giovane lo spingeva ad agire, da vecchio gli offre la possibilità di fuggire ogni contatto con il mondo esterno. Con una prosa apparentemente ingenua e deliziosamente fresca e musicale che riesce a commuovere e far sorridere, Bárbara Jacobs ci regala la storia di un idealista deluso, di una famiglia, di una guerra e di molte sconfitte. Un bellissimo omaggio al padre, un toccante dono d'amore filiale ad opera di una grande scrittrice messicana.
Bárbara Jacobs, nata a Città del Messico da madre messicana e padre statunitense di origine libanese, è autrice di diversi libri di saggi e di racconti tradotti in varie lingue. Con Le foglie morte ha vinto il prestigioso premio "Xavier Villarutia".