Muerte sin fin (Morte infinita) è il capolavoro di José Gorostiza e una delle pietre miliari della poesia ispano-americana del XX secolo, che appare qui per la prima volta in edizione italiana, nella traduzione di Francesco Fava. Poema in dieci canti, è una riflessione sulla morte e un'esplorazione dei limiti del linguaggio. Morte e vita, Dio e uomo, intelligenza umana e parola poetica, si rispecchiano nell'immagine centrale del testo, di sconvolgente semplicità: un bicchiere d'acqua, connubio cristallino di forma e sostanza. Gorostiza dà vita a un testo al contempo lirico e filosofico, astratto e concretissimo, proponendo una danza della morte rivisitata in chiave contemporanea, condotta "sulla riva letale della parola".
* Esta contraportada corresponde a la edición de 2010. La Enciclopedia de la literatura en México no se hace responsable de los contenidos y puntos de vista vertidos en ella.