In un quartiere popolare di Città del Messico, un ragazzino in fuga da un destino di miseria racconta l'incontro fatale con Johnny Ramírez, il tenebroso criminale cui tutti sembrano costretti a rivolgersi nella feroce guerra quotidiana per la sopravvivenza. Non ha amici né padroni, Johnny, niente può alterare il suo sguardo gelido, nessuno lo conosce davvero, ma tutti sanno dove trovarlo, all'Hotel Orizaba, un sordido albergo a ore dove il killer occupa stabilmente una camera, in una penombra letargica che inghiotte i ricordi dei delitti commessi e resuscita frammenti di un'infanzia difficile. Mentre la malinconica Rebeca, prostituta eroinomane, si rivela l'ultimo flebile legame con un'irrecuperabile età dell'innocenza, il bambino delle prime pagine, rispondendo alle leggi della strada, è destinato a divenire complice del malvivente, fino a prenderne gradualmente il posto. Nessuna enfasi retorica, nessuna eco di redenzione trovano spazio nel naturalismo ruvido e sovversivo di Fadanelli, che con una lingua acerba, graffiante, invoca una piena identificazione di letteratura e vita.