Rinchiuso in un manicomio alla periferia della capitale, un uomo condannato per l'assassinio della moglie, ripercorre con sistematico disordine la storia del Messico degli anni Quaranta. Ne esce un ritratto sgangherato e meravigliosamente assurdo che dimostra che la realtà ha poco a che fare con la ragione. Così ritroviamo i quattro personaggi protagonisti di "Ombre nell'ombra" vent'anni dopo, in uno scenario addirittura delirante: è il 1941, il Messico sta per dichiarare guerra alla Germania, e Hitler si inietta caffeina messicana e assume peyote per resistere alla pressione del fronte orientale; nella selva del Chiapas un gruppo di tedeschi in uniforme marcia intorno a un vecchio grammofono, mentre un cinese li insegue per ucciderli.