Octavio Paz (Città del Messico 1914-98) nel 1933 pubblica il suo primo libro di poesie, Luna silvestre, e fonda la rivista “Cuadernos del Valle del México”. Scrittore di straordinaria cultura e di prodigiosa versatilità, è certamente uno dei grandi poeti del nostro tempo. Tra le moltissime onorificenze ricevute, il Premio Miguel de Cervantes (1982), il Mondello (1989) e il Nobel (1990). La sua vasta opera poetica e saggistica è stata tradotta in tutto il mondo. Piedra del sol, pubblicato in una plaquette, risale al 1957. Rosario Trovato, docente di Lingua spagnola presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, oltre a studi e manuali sulla letteratura e sulla lingua spagnola, ha curato l’edizione di Marine del Regno di Sicilia (Milano 1993, con riproduzione in facsimile del famoso manoscritto autografo di Tiburzio Spannocchi, Descripción de las marinas de todo el reino de Sicilia, custodito presso la Biblioteca Nazionale di Madrid), ha pubblicato varie traduzioni di testi poetici e prosastici, tra cui le Rime (Anno Machadiano, Torino 1990), La favola di Polifemo e Galatea di Luis de Góngora (Armando Siciliano, Messina 1993), le Leggende di G. Adolfo Bécquer (Il Fauno, Catania 2000), La dama sciocca di Lope de Vega (Marsilio, Venezia 1996) Manuel Bueno, santo e martire, di Miguel de Unamuno (Bonanno, Acireale 2009) e antologie di poeti spagnoli contemporanei.
(Pubblicato anche come: Pietra di sole)
Quando nel 1957 pubblica per la prima volta "Piedra de Sol", in un volumetto a tiratura limitata ad alcune centinaia di esemplari, Octavio Paz ha poco più di quarant'anni ed è già un poeta affermato e un membro del corpo diplomatico del proprio Paese. Scrivendo la sua opera, Paz si è ispirato alla Piedra de Sol, o Piedra del Sol, ovvero la grande pietra circolare, conservata nel Museo Nacional de Antropología di Città del Messico, considerata la rappresentazione del calendario rituale azteco. "Pietra di sole" (Piedra de Sol) diviene un poema in cui il tempo dell'amore è quello circolare delle concezioni antiche e l'eros diviene una fusione sensuale tra gli amanti e l'universo intero, dove tutto diventa sacro e si trasfigura, si rinnova e ricomincia anche dopo la morte, perché nel tempo magico dell'amore la fine di un mondo coincide con il suo inizio, poiché per Octavio Paz "il mondo inizia quando due si baciano". La nuova traduzione di Francesco Fava intende riproporre nella nostra lingua la musicalità e la leggerezza del verso di Paz, attraverso una attenta traduzione che riproduce sia la forma metrica originale sia la sua struttura ritmica.