Vento cardinale è un'ampia antologia che, attraverso la scelta di testi scritti tra il 1958 e il 1975, consente di delineare la figura di Octavio Paz (1914 - 1998), uno dei poeti più importanti del nostro secolo. Il suo complesso mondo poetico è costruito su un intreccio di costellazioni culturali: la letteratura ispano-americana (Tablada, Cernuda, Pessoa), la poesia surrealista, e in seguito il pensiero orientale, cui Paz ha attinto nei suoi lunghi soggiorni in Oriente, negli anni Cinquanta e Settanta. In un linguaggio che cerca di riacquistare all'origine il suo carattere sacro, Paz tende al superamento delll'Io della filosofia occidentale e compie un discorso ininterrotto sulla poesia stessa, espresso anche in numerose opere saggistiche. "L'attività poetica" scrive Paz in Corrente alterna, da cui sono tratti i brani che chiudono il volume, un assaggio della scrittura critica del poeta, "nasce dalla disperazione difronte all'impontenza della parola e termina nel riconoscimento del onnipotenza del silenzio.