Gabriel Lynch è impiegato in una ditta di grafica e stampa. Passa la vita a controllare che la carta sia a posto, che i colori risultino corretti, che tutto funzioni a dovere. Nel corso delle sue giornate l'odio per questa esistenza noiosa e ripetitiva cresce senza limiti. Fin quando, per reazione, Gabriel diventa un terrorista solitario, un miliziano di se stesso, un guerrigliero del riscatto professionale. Il suo odio ha come principale bersaglio Costantino, il capo, un figlio di papà viziato e fortunato, un mediocre arrampicatore sociale che ottiene sempre e con facilità tutto quello che vuole. Gabriel ha in casa un manuale, il manuale del perfetto guerrigliero, e la sua lotta è pronta per esplodere. Bruciare una macchina, mettere una bomba, complottare, minacciare, tutto ha un solo fine: ottenere giustizia, riconoscimento, rispetto. Ma queste non sono le sole deflagrazioni che avvengono in ufficio: a causa di relazioni clandestine, promozioni improvvise, immotivati aumenti di stipendio, amori e disamori, in ditta tutto sembra saltare in aria: un supervisore che si porta a letto una segretaria viene quasi ammazzato dal marito geloso, una sparatoria minaccia di falciare impiegati e segretarie. Ma Gabriel sopravvive a qualunque vicissitudine, come un angelo giustiziere indenne a qualsiasi carneficina.