"Ognuno ha il suo romanzo, se lo porta sulle spalle, lo intesse tutti i giorni. E, a volte, vi ricama il passaggio dei suoi antenati come se fosse il proprio."
Un libro magnifico e intenso, un mosaico monumentale sui sentimenti.
In punta di piedi sui sentieri intimi dell’affetto e della famiglia, Ángeles Mastretta conduce il lettore attraverso i suoi ricordi più preziosi. Figlia di una donna bella e tenace, e di un padre malinconico che però sapeva farla ridere come nessun altro, la scrittrice pesca dal fiume dell’infanzia alcune tra le infinite piccole «cose» che occupano un posto privilegiato nel suo cuore. La madre dagli occhi di selva seduta in giardino a confidarsi con l’inseparabile zia Alicia; Ángeles e la sorella vestite come due bambole per essere immortalate dal fotografo; le uova di cioccolato nascoste nell’edera e tra i fiori nel giorno di Pasqua. E infine il padre, quel padre enigmatico che, tornato dalla guerra combattuta in Italia, non parlò mai dell’orrore che lo attanagliava, nemmeno alla donna che dormì accanto a lui per vent’anni. Segnata dalla perdita delle persone amate, Ángeles parte per l’Italia alla ricerca delle sue radici, chiedendosi se quel silenzio nascondesse un segreto. E se le emozioni della vita non siano racchiuse nei dettagli più semplici.