«Tra i migliori racconti di Juan García Ponce. Tre precipitati – nel senso chimico del termine – delle sue storie, delle sue invenzioni e delle sue ossessioni. […] I corpi si intrecciano come segni, formano frasi, e dicono. Ma dicono cosa? È la domanda a cui cerca di rispondere tutta l’opera di Ponce».
Octavio Paz
* Esta contraportada corresponde a la edición de 2014. La Enciclopedia de la literatura en México no se hace responsable de los contenidos y puntos de vista vertidos en ella.