La Sierra e il Vento di Gerardo Cornejo è un classico del nostro Nord. È un lungo cammino che accompagna il commiato dalla sierra. O meglio, è un cammino lungo e minuzioso, che arriva fino alle indimenticabili frontiere, dentro i suoi confini perenni. La sierra con i suoi uomini, i paesi, i minerali, i ruscelli, i canyon, i fiumi, i boschi, i silenzi, le sue trasparenze. Quella sierra che parla con dolcezza, con antiche e pure parole in bocca a uomini che sono inesauribili sorgenti di storie. La sierra discende verso le valli, verso il deserto; è come un albero della vita che sostiene la terra intera con le proprie radici e tronco. Dalla sierra si può guardare la realtà, ci si può affacciare, capire, si può dialogare con il mondo.
Gerardo Cornejo è nato nel 1937 a Sonora, nel villaggio di Tarachi, in Mexico. È stato coordinatore del SOGEM e consigliere di Istituti statali di cultura. Nel 1982 ha conseguito un master in Studi Latinoamericani alla UNAM di Città del Messico. Tornato a Sonora ha fondato il “Colegio de Sonora”, di cui è stato presidente sino al 1998. Ha tenuto corsi e seminari di letteratura presso numerose università messicane e straniere come la Columbia University di New York, l’Arizona State University di Phoenix, l’Universidad Veracruzana, Colegio de Jalisco. Ha pubblicato i romanzi: La sierra y el viento (1977), Al norte del milenio (1989), Juan Justino Judicial (1996), El solar de los silencios (1993), Microbios de luz (2005) e l’antologia Obra Reunida (2009). Il suo romanzo La sierra y el viento, giunto alla ottava edizione, è stato inserito nella Collezione di letteratura del Messi¬co del Consiglio Nazionale per la Cultura e l’Arte. A questa pubblicazione è stata assegnata una targa di bronzo che figura sul “Monumento ai pionieri” di Ciudad Obregón, Sonora, che riproduce un frammento del romanzo.