Nel romanzo è rappresentato il mondo degli indios, dei braccianti di origini maya con la loro miseria, la magia, la superstizione, che si contrappone al mondo di potere e sopraffazione dei ricchi latifondisti ladinos di origine spagnola. L'affresco è gigantesco: le vicende, le miriadi di personaggi, i fili, le trame si intrecciano e interagiscono in un succedersi di eventi in cui le storie private concorrono a tracciare il grande disegno della storia. La rassegnazione e la paura diventano rivolta e devastante violenza, fino all'atto supremo: il sacrificio dell'innocente, il piccolo indio Domingo, inchiodato alla croce dal suo stesso popolo. "Nessuno degli ultimi avvenimenti poteva essere compreso dalla ragione o classificato dalla morale."